POR CAMPANIA FSE 2007-2013 – ASSE II – OCCUPABILITÀ – OBIETTIVO SPECIFICO F) – OBIETTIVO OPERATIVO F1) PREMIO ALLE IMPRESE PER LA CONCILIAZIONE (PIC) Il tema della conciliazione accompagna la quotidianità e lo sviluppo della cooperativa che ha sempre perseguito un’organizzazione del lavoro secondo un’ottica di genere. Oggi le lavoratrici gestiscono la conciliazione prevalentemente avvalendosi di risorse informali: si affidano – lì dove possibile – completamente alla disponibilità dei nonni spesso sovraccaricati e affaticati, sono costrette a rivolgersi a servizi privati costosi. E quindi sono costrette ad assentarsi, compromettendo e rallentando il lavoro e talvolta rinunciano agli incarichi o comunque ad assumere funzioni più strategiche e di responsabilità. Le problematiche sono connesse alla: • carenza sul territorio cittadino di servizi aggregativi ed educativi gratuiti sia durante l’anno sia nei periodi estivi; • elevati costi dei servizi offerti dal privato; • remunerazioni dei contratti della cooperazione sociale che non consentono spese oltre l’ordinario; • distanza del luogo di lavoro dalla abitazione familiare connessa ad ampiezza e caos della città per cui gli spostamenti sono sempre complessi.
Gli obiettivi che si intende perseguire con il Progetto riguardano:
La cultura della conciliazione
– promuovere nella cooperativa e sul territorio una cultura della conciliazione vista non come una colpa, ma come un’opportunità di una diversa assunzione delle responsabilità e organizzazione dei tempi attraverso la mentalizzazione e, condivisione interna e esterna dei significati della conciliazione rispetto ad una rappresentazione del lavoro e della famiglia.
La qualità di vita delle donne
– migliorare la qualità di vita delle lavoratrici ed il clima di lavoro a volte appesantito alle preoccupazioni e dalla fatica di conciliazione, agevolando la soluzione di problemi pratici (turni, ecc.), contenendo le tensioni tra le persone; – favorire la continuità di presenza al lavoro anche quando i carichi familiari e le condizioni di necessità, dettate in particolare dai figli piccoli o piccolissimi, lo impedirebbero attraverso l’accesso ad aiuti concreti; – permanere/rientrare al lavoro, grazie ad interventi mediante i quali si possano combinare al meglio le responsabilità lavorative e non; – rafforzare il rapporto di fiducia e lo spirito delle mutualità venendo incontro alle esigenze delle persone; – offrire opportunità per i figli attraverso l’accesso a servizi finora non utilizzati.
La produttività dell’impresa
– sostenere la motivazione delle lavoratrici non solo nell’impegno produttivo, ma anche nella offerta di qualità, sollevandole e quindi favorendo la formazione permanente e l’essere imprenditrici; – sostenere la presenza e il rinnovamento nelle posizioni organizzative più elevate e negli organismi decisionali, attraverso maggiori opportunità di crescita ed investimento delle lavoratrici.
Impianto del progetto 4- 19 maggio
E’ una fase dedicata ad individuare in dettaglio le modalità operative delle diverse fasi del progetto anche attraverso incontri preliminari con le lavoratrici per definire l’impostazione delle modalità organizzative;l’assegnazione dei compiti, dei ruoli e delle responsabilità di ciascuna figura professionale coinvolta nell’intervento;il programma esecutivo delle attività; l’impostazione delle procedure per il monitoraggio e la valutazione. Si costituirà il gruppo delle partecipanti che sarà accompagnato da un’operatrice con funzioni di consulenza e tutoring. In conclusione si realizzerà un evento finale con la partecipazione delle protagoniste e della rete in cui si presenterà il percorso realizzato, lo stato d’avanzamento del modello raggiunto, le criticità.
Coinvolgimento delle imprese 19 maggio – 3 giugno
E’ una fase dedicata alla presentazione e socializzazione del progetto con le imprese individuate, attraverso incontri individualizzati finalizzati a condividere obiettivi, modalità e contenuti e costituendo uno spazio comune di incontro e confronto tra i diversi soggetti.
Formalizzazione del network 3 giugno – 30 settembre
E’ una fase dedicata al lavoro di definizione di protocolli d’intesa sui temi della conciliazione, coinvolgendo gli enti in una riflessione sul significato e l’impatto ed alla pubblicizzazione del Progetto.
Attivazione delle opportunità ed implementazione del percorso interno maggio – settembre
Il percorso si articolerà secondo le ipotesi previste con ciascuna lavoratrice. Una quota significativa di servizi (12) riguarda la possibilità che i figli siano impegnati in attività con cadenza mono/bisettimanale; 6 scelte riguardano la possibilità che i figli frequentino un campo estivo che consente l’impegno lavorativo delle madri con maggiore serenità nel lungo tempo di chiusura delle scuole. Le attività sul territorio sono distinguibili in due grandi gruppi: attività sportive (9) – attività culturali e ludiche (3). Vi sono 3 richieste che prevedono un intervento domiciliare di baby sitter. Parallelamente all’attivazione delle opportunità per i figli, si sperimenterà con ciascuna un percorso per valorizzare il protagonismo e l’assunzione di responsabilità attraverso una microprogettazione individuale concordata tra la lavoratrice e la Responsabile della produzione. Si prevedono delle misure di accompagnamento e di supporto nella forma di counseling e di incontri di gruppo per la chiarificazione e la motivazione con spazi intermedi personali e di gruppo di valutazione e ri orientamento. ::: Read more at ORSAMAGGIORE.NET: https://web.archive.org/web/20170729011252/https://www.orsamaggiore.net/programma-donne-per-lo-sviluppo-urbano.htm:::